Sono partiti dalla piazza di un martire del fascismo, piazza Matteotti, e sono arrivati fino alla Cassarmonica, simbolo della Città e della rinascita che ancora attende nonostante le tante promesse di restyling della politica.

Un corteo per gridare alla città, oramai inerme e disorientata dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche il 24 febbraio 2022, che a Castellammare di Stabia manca tutto: carenza di impianti sportivi dove i giovani potrebbero svolgere attività educative e per la cura del proprio fisico per restare anche alla larga da quella malavita sempre pronta ad ammaliare con la promessa del potere e del denaro facile.

Adesso sta alla triade commissariale raccogliere le rimostranze di tanti cittadini e tante associazioni per valorizzare i milioni, milioni e milioni di euro, che ancora una volta stanno per piovere a Castellammare di Stabia ma con la speranza che questa volta e senza politica a tirare i fili del burattinaio se ne faccia un uso assolutamente migliore. ‘E chest’è!

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Di desk

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