L’ennesima sceneggiata o forse finalmente qualcosa si muove anche nel partito del presidente Berlusconi dove il coordinatore nazionale azzurro, Antonio Tajani, ha praticamente cacciato fuori dal partito l’ex consigliere regionale di Forza Italia, Armando Cesaro e ovviamente in pieno stile dominio tutti i suoi rampolli o delfini in regione e province. L’ennesima sceneggiata o forse finalmente si muove anche se, i Cesaro’s, nonostante abbiano incontrato sulla propria strada uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche, come nel caso del sindaco di Castellammare di Stabia Cimmino, continuano incuranti a svolgere l’attività politica da semplici sostenitori e partecipare alle tavolate organizzate dai mammasantissima come Antonio Pentangelo, un altro Cesaro’s. E poi c’è il caso Gragnano, che vede due fazioni azzurre contrapposte e divise con il sindaco Nello D’Auria a fare il buono e il bravo primo cittadino del civismo senza polpette. Macché! Insomma se rifondazione dovrà essere a Tajani qualcuno dovrà spiegare che mentre annunciava la cacciata alla stampa del figlio Armandino per ultimo ed alto tradimento alle Provinciali – dove avrebbe appoggiato ed eletto un candidato del sindaco Manfredi e del centro sinistra, in sala per il pranzo magari allo stesso tavolo all’Hotel Vesuvio di Napoli c’era papà Giggino la polpetta, a continuare a degustarle ed a compiacersi da senatore. L’ennesima sceneggiata o forse qualcosa veramente si muove? ‘E chest’è! 

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Di desk

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