In tanti in queste ore si stanno chiedendo chi pagherà le tantissime querele (archiviate) fatte dal sindaco Cimmino a semplici cittadini, addirittura giovanissimi cittadini o organi di stampa (magari non allineati alla Sua linea ndr.) nel totale rispetto dell’articolo 21 della Costituzione Italiana? Semplice. Le pagheranno i contribuenti stabiesi. 

 

 






 

 

Un sindaco non solo mal consigliato da scadenti e scaduti della comunicazione giornalistica a pane e peperoni ma anche mal servito dall’avvocatura municipale: perché se succedesse che solo uno di quei cittadini ingiustamente querelati per diffamazione si svegliasse e decidesse di contro querelare il sindaco-suonato Cimmino per calunnia oltre il danno erariale si aggiungerebbe la beffa di una probabile condanna. Ma noi non ci auguriamo tutto questo. Ci auguriamo che il primo cittadino stabiese pro tepore, molto pro tempore, riguadagni la calma e la solita scioltezza degli ultimi tempi e vada in contro a quella luce fuori dal tunnel: sperando che non sia il fantomatico TIR proveniente dal Consiglio dei Ministri in Roma. ‘E chest’è! 






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Di desk

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