La condanna che ha subito mio padre, l’ha scontata. Da allora sono trascorsi quasi vent’anni e trovo ignobile che si arrivi a colpire me, attaccando una persona che non c’è più e che in seguito ha profuso ogni sforzo per formare e crescere nel segno della cultura della legalità tre figli, tre professionisti affermati. E sono grato a mio padre per gli insegnamenti che mi ha dato nel segno del riscatto: non cedere mai all’illegalità, andare sempre a testa alta. Sono fiero di ciò che questa amministrazione sta mettendo in campo.

 

 






 

 

Non temiamo alcunché, i nostri sforzi in materia di trasparenza, cultura e lotta ad ogni tipo di malaffare sono sotto gli occhi di tutti. Chi strumentalizza queste posizioni mi fa solo schifo. Sono questi i mezzi che usano per fare politica? Siamo veramente stufi, basta.

(Fonte: Emanuele D’Apice – Fb)

 

 






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Di desk

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