Una manifestazione anti violenza voluta dal vescovo monsignor Alfano e pubblicizzata (attraverso il parroco più social di Castellammare di Stabia) da Don Salvatore Abagnale, nella quale, come al solito (e in tempi di campagna elettorale come questa breve e povera di contenuti) si è incuneata (con immensa ipocrisia) la politica e una miriade di politicanti (piatti vacanti ndr). Perché se vogliamo concedere grazia alla chiesa e alle associazioni non passiamo fare altrettanto per chi sta cercando di metterla al “centro del villaggio”, per renderla strumento (non solo di lodi e benedizioni) in tempi di crescente sfiducia politica in città dopo i fatti di sangue dei giorni scorsi, che relegano Castellammare al palo anche per quando concerne la candidatura a Capitale della Cultura 2022. Parliamo dell’amministrazione Cimmino, del sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, pronto a mettere il miglior abito, gonfiare il petto (quasi alla Bobbio) ed indossare la fascia tricolore alla testa del corteo che sfilerà per Castellammare il giorno 7 agosto, nonostante abbia fatto veramente poco oltre qualche letterina a babbo natale anche sul versante sicurezza a Castellammare di Stabia. Finché la barca va lasciala andare e, sulla barca di Cimmino, ci saranno veramente tutti (maggioranza e opposizione a braccetto) i più narcisi politicamente cercheranno di ricavarne, con la scusa della solidarietà al carabiniere linciato in piazza anche una squallida visibilità politica, attraverso qualche selfie sui social, pur sapendo di aver fatto anch’essi poco o niente per Castellammare di Stabia. Segnaliamo, infine, l’assenza autorevole dell’ex sindaco di Castellammare di Stabia del PD, Toni Pannullo, minacciato dalla camorra in tempi non sospetti e fin dentro palazzo Farnese e verso il quale non ricordiamo a memoria (sarà sicuramente colpa nostra ndr) alcuna manifestazione indetta di solidarietà né dalla chiesa e né dalla politica. Complimenti ad Antonio Pannullo per essersi tenuto fuori da questa ennesima sceneggiata ipocrita alla quale il nostro blog giornalistico non parteciperà.

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Di desk

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