Si ripropone lo scontro che dura oramai da due anni tra il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino e qualche dirigenti comunale che, di proroga in proroga e di negligenza in negligenza ha svilito – secondo quanto sostiene Cimmino in consiglio comunale – il ruolo politico dell’amministrazione del fare, che resta al palo su alcuni temi caldi. Il caso di specie trattato dal primo cittadino stabiese nella seduta di oggi è quello del bando sulle spiagge libere scaduto nel 2017 e, di proroga in proroga, arrivato fino ai giorni nostri e non aver ancora le spiagge affidate ai gestori per la negligenza del dirigente di settore, Giovanni Miranda. Perché il sindaco nero di rabbia e di abbronzatura, nel suo lungo monologo nell’Aula dedicata a Falcone e Borsellino non lo nomina mai ma è chiaro chi fosse il destinatario dell’ennesima querelle estiva di un sindaco ostacolato nell’azione politica dalla dirigenza di palazzo Farnese.

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Di desk

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