Ha iniziato dalle minacce di abbandono del gruppo di messaggeria istantanea “FdI Stabia” e ora arrivano le prime purghe per chi, negli ambienti del partito di Giorgia Meloni a Castellammare di Stabia e pubblicamente, ha mostrato opinioni in dissenso e per la maggior parte non allineate al gruppo WhatsApp sulle vicende politiche passate e giudiziarie passate e presenti del cosiddetto “Giggino la scadenza”, e sulle ultimissime notizie che hanno interessato l’ex sindaco di Castellammare di Stabia sciolto per mano della sua stessa maggioranza nel 2012: condannato in Cassazione per la vicenda dell’assunzione  a Palazzo Farnese del suo compare di nozze; rendendolo debitore di quasi 170 mila euro nei confronti del comune di Castellammare di Stabia.

Ad attuare la censura, il blocco WhatsApp e quindi l’allontanamento coatto della cosiddetta “Voce fuori dal coro”, il solito soldatino di Bobbio.

Gino Bobbio è pronto al più classico dei repulisti prima di annunciare il suo ritorno da qui a pochi mesi (debito con il comune di Castellammare di Stabia da saldare prima della presentazione delle candidature permettendo). ‘E chest’è!

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Di desk

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