(di Genny Manzo) Oggi si festeggia anche a Castellammare di Stabia nella Repubblica fondata sul lavoro, ed è proprio quello che continua a mancare per incapacità o forse volontà politiche.

Perché è una scelta politica aver ridotto alla miseria, all’assistenzialismo e al bisogno un popolo in coma farmacologico – dalle monetine a Craxi ad oggi – sotto continua sedazione dei vari esperti/santoni, che sono i veri influencer  in questo 1° maggio e post pandemia da Covid-19. Qualcuno ci sussurra: “Se fossimo come il Popolo francese… Quello sì!”, il popolo francese al di là di una Le Pen veramente invotabile ha scelto nuovamente Macron, colui che provocò l’insurrezione presa ad esempio da qualche nostro confidente e vissero tutti felici e contenti per altri cinque anni anche in Francia.

Ritornando nella nostra realtà, nella città che ci ha dato le origini ma è stata tanto sfortunata e purtroppo sciolta per la primissima volta nella sua storia pochi mesi fa per infiltrazioni camorristiche al cospetto di una classe dirigente e politica imparentata, connivente.

Buon 1° maggio, cari Stabiesi: buona festa del lavoro per gli ex lavoratori di Avis, Stabia Porto, Terme di Stabia, Fincantieri ed indotto, Meridbulloni e tante altre realtà ex produttive che in questa guerra per rivendicare un diritto sancito dal nostro articolo 1 della Costituzione Italiana si trovano ancora oggi a masticare amaro e piangere una città baciata da Dio per le proprie bellezze naturali ma nelle mani di demoni infami (qualche volta travestiti anche da sedicenti credenti, disposti a battersi ancora senza alcuna vergogna in petto, e con i quali anche noi combattiamo quotidianamente con fierezza e senza alcuna paura).

Il nostro 1° maggio ed il resto dei nostri giorni sarà con Loro, gli ex lavoratori e con chi, anche oggi, abbinerà a quello che manca alla parola Lavoro la Dignità. ‘E chest’è!

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Di desk

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