Lo iettatore delle amministrazioni di centro destra si palesò anche verso la fine dell’amministrazione del magistrato Bobbio, nel 2012, quando cadde sfiduciato per mano della sua stessa maggioranza e fu sciolto dalla prefettura:  amico di Maurizio Gasparri e primo cittadino voluto a Castellammare di Stabia proprio insieme a quei capi della vecchia e gloriosa “Fiamma” di Alleanza Nazionale con Italo Bocchino e Ignazio La Russa. Insieme provarono a salvare il salvabile di un’altra avventura sventurata del centro destra a Castellammare di Stabia. Ma nulla poté Maurizio. 

 

 




 

 

E ora che sono passati dieci anni da quei giorni spiacevoli fatti per la politica cittadina ma soprattutto per la città di Castellammare di Stabia il “Buon Maurizio” (e dalle nostre parti si esclamerebbe in risposta: “Buono? Buono Cotto!”); approdato già da qualche tempo in Forza Italia, al Senato e nello stesso banchetto con il senatore, Giggino Cesaro, finge di conoscere Gaetano Cimmino, la sua amministrazione e la definisce oggi sulla stampa locale (come se la praticasse quotidianamente ndr.) addirittura virtuosa. Perché bisogna essere amministrativamente e politicamente capaci per dare, ad esempio tra i tanti “virtuosismi” dell’amministrazione del fare – che passeranno a questo punto quasi sicuramente non solo per la Procura ma per la Corte dei Conti per essere recuperati -, trentamila euro di anticipo al cantautore romano, Antonello Venditti, e rischiare di non vederlo mai cantare a Castellammare di Stabia proprio perché l’amministrazione Cimmino, sembra quella virtuosa secondo Gasparri, potrebbe essere già sciolta per la fine del mese di febbraio 2022 ma questa volta non più politicamente ma per infiltrazioni camorristiche. ‘E chest’è!

 

 




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Di desk

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