Arriva la Commissione d’accesso a Castellammare. Finalmente. Era ora. Abbiamo perso tre anni. Tre lunghi anni. La chiesi il 4 agosto, il giorno dell’insediamento del nuovo Consiglio comunale dopo i fatti avvenuti nella consiliatura precedente. Fui inascoltato e anche deriso. La situazione come era prevedibile si è evoluta come ci dicono inchieste. Peccato che non siano stati il Sindaco e lo stesso Consiglio comunale a chiederla come avevo chiesto, avremmo recuperato tempo. Chi pensa che sia un affronto alla città non ha ben capito la funzione degli ispettori. La Commissione è un atto dovuto, di rispetto oserei dire, nei confronti della città tutta che ha bisogno da tanto, troppo tempo, di chiarezza su fatti e vicende. Mi auguro che questo lavoro venga fatto in modo serio, meticoloso, che tenga conto delle varie inchieste che ci raccontano di condizionamenti a vario titolo della vita amministrativa. Castellammare da troppi anni aspetta, è giunto il momento della chiarezza. Era ora.

(fonte: Tonino Scala – Fb)

Camorra a palazzo Farnese. Bocche cucite nel centrodestra. Scala e Di Martino all’unisono: “Si vada fino in fondo”Non è un bel giorno per Castellammare. L’arrivo della Commissione d’accesso mi provoca un senso forte di rabbia e nel contempo tristezza. Penso che sia arrivato il momento di andare fino in fondo. Di l”secernere il grano dall’oglio”. La pervasività dei clan cittadini era arrivata a soglie di insopportabilità. Troppo ceto politico si era convinto che con la Camorra si potesse andare a braccetto, piuttosto che combatterla.

 

 






 

 

Le responsabilità di ciò che è avvenuto oggi sono molteplici, ma non mancano quelle di chi in questa amministrazione ha applaudito alla memoria di un condannato per associazione esterna alla Camorra. Quella è stata la ricaduta di anni di rilassamento nella società civile e politica nel contrasto alle mafie. Le voci che si sono elevate in dissenso in questi anni, sono state isolate come voci “urlanti nel deserto”.
Dopo la necessaria opera di indagine e di cesura dei legami con la camorra, la città dovrà ripartire. E come recita il suo motto “post fata resurgo”. Come ha sempre fatto nella sua storia millenaria.

(fonte: Andrea Di Martino – Fb)






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