Una delle prime volontà dell’amministrazione del fare del sindaco, Gaetano Cimmino, fu quella di farsi immortalare davanti alla Mehari del giornalista de Il Mattino, Giancarlo Siani, trucidato dalla camorra negli anni ottanta.

 





 


Era stato eletto da poco Cimmino e con i pochi voti (se si considera la platea elettorale stabiese) determinanti della camorra sull’avversario al ballottaggio, Andrea Di Martino. È questo quello che si inizia a svelare nelle centinaia e centinaia di pagine delle informative investigative della DDA, che ha oramai cristallizzato il “Sistema” criminale e affaristico tra: camorristi, imprenditori, spicciafaccende e colletti bianchi della politica, che nel periodo a cavallo tra il 2017 e il 2018 decisero di diventare “padroni della città” a Castellammare di Stabia scegliendo Forza Italia, il partito di Cimmino.

Gaetano, perché non parli più? ‘E chest’è!

(1.  Continua) 

 

 




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Di desk

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