Il nucleo investigativo Carabinieri di Torre Annunziata durante le attività investigative di uno dei tanti filoni dell’Operazione Olimpo pone sotto i riflettori della procura oplontina anche il cellulare del sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, che viene intercettato mentre parla con un noto costruttore stabiese, vecchio amico di famiglia e del vice sindaco, Fulvio Calì,
che durante un altro colloquio – captato questa volta in auto dal reparto dell’Arma – si lasciò andare a confidenze con un “… fedelissimo del clan Alfieri …”: “ORA TENGO L’AMMINISTRAZIONE, ABBIAMO FATTO L’AMMINISTRAZIONE NUOVA A CASTELLAMMARE”, e continua: “IL SINDACO DI CASTELLAMMARE DI STABIA LO SAI COME SI CHIAMA E LA GIUNTA LO SAI? SONO IO. PENSA CHE GLI ASSESSORI LI HO NOMINATI TUTTI IO”. Poi la conversazione tra i due – sempre captata dal nucleo investigativo Carabinieri di Torre Annunziata – finisce sugli ipotetici lavori da iniziare a fare a Castellammare di Stabia con la cosiddetta amministrazione del fare di Cimmino e Calì: “DEVONO ARRIVARE TRENTA MILIONI DI EURO…“, rivolti alla messa in sicurezza (a livello sismico ndr.) delle “DISASTRATE” scuole stabiesi o del vesuviano da affidare al costruttore o ditte prestanome.
L’utenza cellulare del sindaco Cimmino viene intercettata dai Carabinieri per la prima volta nell’ottobre 2018…
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