Molto sincero e spavaldo il reggiano-emiliano (e non friulano), arrivato a corso De Gasperi a Castellammare di Stabia con due compari di eccezione – il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino e l’ex senatore oggi coordinatore di Forza Italia a Castellammare di Stabia, Nello Di Nardo-.

Alessandro Vescovini non garantisce nulla ma è disposto ad investire 7-8 milioni di euro su un’avventura, che parte da oggi e cercherà di ripercorrere ciò che è stato bravo a creare in circa dieci anni in Serbia – territorio di fame e di guerra -, dove il buon Vescovini è stata anche bravo a fare fortuna.

Non garantisce nulla. Anzi. Aggiunge che non è disposto ad investire un solo euro sull’area – che sia a corso De Gasperi o altrove poco importa -, da almeno dieci mila metri quadri e che gli deve trovare pure la politica. Lì farà crescere i pulcini ex MEB dopo l’anno di formazione a Monfalcone per l’integrazione finale nel sistema produttivo della nuovissima SBE VARVIT SUD, in tutto – e se tutto andrà come pensa -, con una cinquantina di lavoratori della ex Meridbulloni.

Bene!  Bravo!! Bis!!!  Ma anche no. Perché? E perché sul tavolo al comune di Castellammare di Stabia è volato qualche straccio, mentre parte dei lavoratori ha deciso di accogliere il “Dr. Vescovini”, e lo ha anche onorato con una bella torta. Un’altra bella fetta ha deciso di non brindare con lui e attendere i tavoli istituzionali in regione Campania e al Mise dove, l’imprenditore mascherato anche male, dovrà per forza di cose finire di vestire l’aria spavalda, togliere finalmente la mascherina e iniziare a giocare anche lui a carte scoperte. 

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Di desk

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