“Gira il messaggio di un consigliere comunale che si fa lui in prima persona garante della soluzione dei problemi di chi ha bisogno dei buoni spesa. È una pratica deprecabile e vergognosa. Nessuno deve sciacallare sul bisogno. Non deve avvenire mai, ma soprattutto in un momento come questo. Troppe voci sono circolate in questi lunghi giorni di lock down, sulla gestione degli aiuti alimentari. Nella impossibilità di verificarle a causa del distanziamento sociale, ci siamo limitati in questi giorni a chiedere al sindaco la massima attenzione. E siamo sicuri che il sindaco abbia dato indicazioni in tal senso. Così come sappiamo che il dirigente, verificherà la regolarità di quanto avvenuto. Non possiamo non sottolineare però i ritardi accumulati fino ad ora e la definizione di criteri, su cui si sarebbe potuto fare di meglio.
Stamane mi è pervenuto il messaggio di un consigliere comunale di maggioranza, mandato in un broadcast, in cui lo stesso si propone come intermediario per fare ottenere i pacchi dalle parrocchie, in attesa che riprenda la distribuzione comunale.
Chi lo ha inviato dovrebbe vergognarsi. Ritengo che il sindaco debba condannare questo gesto pubblicamente. Al consigliere già protagonista in negativo delle cronache cittadine, in passato, diciamo di lasciare in pace i parroci e le parrocchie. Se vuole dare una mano, aiutasse le parrocchie, in silenzio, come tanti cittadini hanno fatto un questi giorni. Ma non si permetta più di usare il lavoro caritatevole di tanti parroci e suore, per alimentare il proprio becero clientelismo. Al Sindaco dico promuova il comune, pubblicamente, una rete tra servizi sociali e parrocchie affinché si possano ottimizzare forze ed evitare duplicazione di interventi e speculazioni”, ha dichiarato il consigliere comunale, Andrea Di Martino.

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Di desk

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