24 ore in corsia per Maria Rosaria, infermiera dell’ospedale Capilupi di Capri, anche a Pasqua, per aiutare gli ammalati e rischiare di essere contagiata anch’ella dal Covid-19. Una giornata, quella di Pasqua, iniziata come tutte le altre, che proprio sul finale del proprio dovere si è trasformata in una odissea per lei e il marito, partito da Salerno e che ha tentato di arrivare al porto di Sorrento per riportarla a casa. Il marito di Maria Rosaria, purtroppo, non è mai arrivato al porto dove è attraccato il traghetto perché bloccato dalla polizia locale a Castellammare di Stabia, dove gli veniva contestata la mancata autorizzazione ad essere presente in strada in quel momento, per un motivo di necessità e la multa salatissima da 530 euro oltre che l’obbligo di quarantena obbligatoria per giorni quattordici.

FONTI POLIZIA LOCALE: “NORMA APPLICATA PERFETTAMENTE”

Una storia paradossale, se si pensa il tutto con un occhio benevolo ma la legge, anzi la norma, purtroppo anche nel caso di Maria Rosaria e del marito “è stata applicata perfettamente” dagli agenti della polizia locale stabiese e non ha potuto guardare in faccia a nessuno e solo grazie alla Capitaneria di Castellammare di Stabia ha potuto riabbracciare il marito e rincasare insieme a Salerno.

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Di desk

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