Ha deciso di non andare avanti con l’avventura con gli ex operai della Meridbulloni, l’imprenditore reggiano-emiliano, Alessandro Vescovini, che tutto ci è sembrato in questi mesi di fumosa trattativa della fantomatica SBE SUD tranne che un benefattore caduto dal cielo, per chi decise autonomamente di credere e bruciare non solo il giaccone della Gruppo Fontana ma anche il contratto.

 

 




 

 

E ora, mentre si inizia a fare largo la Verità (già anticipata da noi a suo tempo), anche negli “ex guerrieri” parcheggiati a Monfalcone e ingannati da una politica infame, a perdere credibilità è il sindacato Cisal: costretto a far pervenire qualche “velina” a Castellammare mentre gli iscritti decidono di diventare ex iscritti, recidere, oltre che continuare a scappare dalla fabbrica multietnica di “DR. VESCOVINI”. Oggi la Cisal,  rappresentata a Monfalcone da un “leoncino” senza esperienza, sembrato veramente troppo servile al padrone per appartenere a una sigla autonoma di lotta operaia, ne ha persi altri quattro. ‘E chest’è! 

 

 




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Di desk

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