Dopo un anno è arrivato il tempo di togliersi le maschere e mostrarsi con i veri volti. Il Dr. VESCOVINI non era e non è un benefattore, lo raccontiamo sarcasticamente ma anche con durezza oramai da un anno, e oggi anche l’unico sindacato che credette e seguì VESCOVINI nell’avventura a Monfalcone, i tanti iscritti dopo l’operazione Sbe Sud (ma al Nord ndr.) e lo specchietto per le allodole di qualche benefit per ammaliare e fare fidelizzare le new entry in Cisal, sembra che stia per terminare ed è arrivata l’ora delle denunce anche degli iscritti della sigla sindacale autonoma e la resa dei conti con Vescovini.

 

 






 

 

Tutti contro tutti. Mentre tutto sta ritornando al pettine, come raccontammo a suo tempo: di un imprenditore che ha fatto solo il proprio gioco, e stupido fu chi glielo permise senza attivare, già un anno fa, alcun accordo politico-sindacale perentorio, serio e unitario. Ora sembra veramente inutile strappare simbolicamente la tessera della Cisal o denunciare l’abbandono attraverso i media: chi è causa del suo mal deve piangere solo se stesso. ‘E chest’è! 

 

 






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Di desk

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