(di Genny Manzo) Finirà in tribunale la vicenda, a nostro modestissimo avviso, del tutto politica e legittima in base al Tuel del dirigente del settore lavori pubblici del comune di Castellammare di Stabia, Giuseppe Terracciano, contro i consiglieri comunali (quindi pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni ndr.), Tonino Scala di LeU e Francesco Iovino del PD: deputati al controllo nel comune di Castellammare di Stabia, e anche a poter esprimere le proprie idee in piena libertà, senza che nessuno preventivamente li censuri, come purtroppo avviene sempre più spesso nelle Aule diventate più  nere della mezzanotte di palazzo Farnese.

 

 






 

 

Un clima infame – accentuato dalla presenza asfissiante di una commissione d’accesso inviata del prefetto di Napoli – che, non ce ne voglia il “Super Dirigente” al capezzale di un arrabbiatissimo sindaco Cimmino (nella ndr.), non fa il bene di nessuno, nemmeno per chi, come lui, dovrebbe essere: super partes, super predisposto a rispondere a semplici domande senza filtro alcuno, mostrare gli atti della sua attività quotidiana perché è d’altronde profumatamente remunerato, fronteggiare le critiche, anche se durissime e non perdersi in: sciocchezzuole, bazzecole, quisquilie, pinzillacchere evidentemente ideate da dilettanti della politica e della comunicazione di rione, e già archiviate prima della partenza. Ci auguriamo, infine, che questo ennesimo colpo di calore da post solstizio d’estate se lo paghi tutto Giuseppe Terracciano e non pensi di gravare, economicamente, sui cittadini stabiesi: sarebbe solo l’ennesima vergogna. ‘E chest’è! 

 

 






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Di desk

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