Un’interrogazione al Ministro della Salute sulla situazione drammatica che si sta vivendo negli ospedali dell’Asl Napoli 3 Sud, in modo particolare nel presidio ospedaliero di Castellammare. E’ stata presentata dal deputato di Italia Viva, Catello Vitiello, nella quale si evidenzia che “tra le strutture più interessate vi è l’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia che ha visto, nelle ultime 24 ore un numero di sei decessi causati dal virus”.
Vitiello evidenzia come negli ultimi giorni, sui principali organi di stampa, si sia levato “il grido di dolore degli operatori sanitari dello stesso nosocomio, talmente saturo che il Pronto Soccorso dello stesso ha dovuto chiudere per essere riconvertito in reparto di accettazione pazienti Covid-19”. Facendo riferimento alle “immagini rimbalzate dai vari media anche nazionali” va messo in evidenza la situazione drammatica di “un ospedale dove i pazienti sono sistemati tra il reparto di pronto soccorso e quello di rianimazione e che, nonostante gli sforzi degli operatori, ricorda una struttura sanitaria di un Paese interessato da guerre e bombardamenti”.
Secondo il deputato di Italia Viva, inoltre, “a tutt’oggi non risultano effettuate le opportune integrazioni di personale e materiale necessario per un minimo funzionamento del suddetto nosocomio e per alleviare le sofferenze dei malati ed evitare l’aumento esponenziale dei decessi”. Per questo motivo Vitiello chiede al Ministro se “di concerto con la regione, alla luce degli elementi che stanno emergendo sulla gestione dei posti letto per i malati Covid nella regione campana, non ritenga opportuno adottare iniziative, per quanto di competenza, per verificare quanto sopra riportato, in un momento in cui il numero dei contagi è in continuo aumento”.
Il deputato Vitiello chiede anche se il Ministero “non ritenga, anche alla luce dei 21 parametri stabiliti per la determinazione del grado di emergenza sanitaria, di estendere a tutta la Regione Campania la qualifica di zona “rossa” e “valutata la differenziazione territoriale e la disparità di efficienza delle strutture sanitarie della Regione Campania, di prevedere una più capillare indicazione territoriale del grado di emergenza sanitaria”.