I sindacati dell’Eav sono sul piede di guerra contro l’assessore alla mobilità, Gianpaolo Scafarto, che grazie al sindaco Cimmino sta cercando di rivoluzionare la città con il nuovo PUM (Piano Mobilità Urbana). Il problema sono le tre linee di trasporto pubblico su gomma che secondo le parti sociali degli autisti dell’ente regionale del presidente De Gregorio Gregorio non riuscirebbero a coprire tutto il territorio, la periferia e quel Ponte Persica, che fu il valore aggiunto alle amministrative del 2018 per l’amministrazione Cimmino: oggi proprio il primo cittadino, che si definì in campagna elettorale “sindaco delle periferie” dimentica di essere diventato il capo politico di palazzo Farnese grazie anche a quei pochissimi voti di scarto con Andrea Di Martino e lascia a piedi (nel vero senso della parola) i cittadini stabiesi di quei posti mal serviti dal traffico su gomma e traditi politicamente dal centrodestra per una seconda volta dopo la scomparsa definitiva della stazione e del traffico su rotaia in mano al centrosinistra. Chapeau!

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Di desk

Un pensiero su “Castellammare, PUM: Periferia e Ponte Persica lasciati a piedi dal piano di Cimmino e Scafarto”
  1. Castellammare non merita questo e neppure la gente che abita nelle zone periferche…come è grande la città per estensione e per l’urbanizzazione dovrebbe avete servizi più celeri per gli spostamenti da un punto all’altro della città già le corse dei bus così come sono non consentono gli spostamenti in un tempo medio per il tempo che prendono fra le corse e le soste poi li togliamo pure?…poi nelle periferie come la zona collinare vi sono
    strade ridotte molto male che dalla collina portano al centro antico con strettoie che obbligano a fare manovre strepitose con la macchina e per questo in molti si servono solo dei bus per arrivare in questo periodo anche alle spiaggie…vogliamo togliere anche questo? …e per gli anziani di queste zone a questi cosa rimane se gli togliete il bus?….mi sembra che siamo proprio alla frutta …non so’ se siamo più rovinati o più sfortunati .

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