“Leggo le dichiarazione del presidente dell’Eav che mi lasciano senza parole. “Tre stazioni a Castellammare bastano” parliamo di fermate della Circumvesuviana.
De Gregorio è l’unico manager dei trasporti al mondo che pensa di chiudere stazioni al posto di aprirle”, lo ha detto Tonino Scala, consigliere comunale di LeU.
“Abbiamo una metropolitana già edificata che attraversa la città e le sue periferie – ha continuato Scala – al posto di valorizzarla, poniamo limiti e chiudiamo stazioni. Una follia. Mancano treni, manca personale, ciò che vedo è solo una visione “elitaria” dei trasporti. Non si fa altro che limitare fortemente l’uso del trasposto su ferro, si chiudono stazioni e si buttano soldi per opere inutili, mi sembra surreale”.
“In questa visione c’è il fallimento della politica dei trasporti della Regione, un fallimento che lo porta ad una promozione come consigliere del Presidente per le partecipate. Un’occupazione di spazi, per dirla alla Berlinguer, una questione di tipo morale, oltre che un palese conflitto di interessi a pochi giorni dall’inzio della campagna elettorale. Può un manager essere anche consigliere del Presidente della giunta?
Come se non bastasse sulla vicenda del tunnel fa partire dei lavori che lui definisce taglio degli alberi, in realtà sta sventrando una montagna. E se non ci dovesse essere il parere positivo, si risanerà il costone? Quegli alberi saranno incollati? In questo gioco però c’è un complice, un compagno di merenda, il Sindaco della mia città. Atteggiamento che non comprendo. Cimmino si assuma le sue responsabilità. Non c’è autorizzazione? Bene, il Comune ha bloccato i lavori? La Polizia Municipale ha fatto un sopralluogo? Non lo ha fatto ancora? Quando lo farà? Quando la montagna sarà crollata dopo un temporale estivo?”, ha concluso.

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Di desk

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