(di Genny Manzo) Ex sindaco di Sant’Antonio Abate dal 2000 al 2005, sottosegretario alla Difesa dei governi Letta, Renzi e Gentiloni nel medioevo, ieri in Fincantieri si è rivisto – accompagnato dalla sua comunicatrice storica, Arianna Nastro -, Gioacchino Alfano, per gli amici come noi Jack.

Una corsa a riposizionarsi nel cosiddetto alveo politico per le prossime elezioni politiche del 2023 oramai alle porte. Ma Jack da Sant’Antonio Abate, a quanto apprendiamo, sarebbe uno dei fautori del campo largo e lungo degli accoliti di Luigi Di Maio; una rievocazione molto malinconica di una politica oramai vecchia, superata, con il tentativo di far rivivere quella Democrazia Cristiana ormai scomparsa con l’ultimo baluardo, Ciriaco De Mita. Nel fermo immagine, Jack, tenta di stringere rapporti e magari farsi percepire anche da quel management Fincantieri che non era nemmeno in fasce quando Alfano occupava da sottosegretario del oramai riesumato Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano la primissima linea autorità ad ogni varo, sempre di meno dal 2010 ad oggi. Ma tant’è!

Un’altra inutile presenza ieri: da corollario a una politica regionale in passerella, che ha ritrovato altre allegre inutilità (GUARDA VIDEO) al seguito del codazzo di De Luca figlio e la pecorella oramai smarrita, Luigi Di Maio. ‘E chest’è!

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