“Un’indagine di altissimo profilo quella di carabinieri ed Antimafia, cui vanno i ringraziamenti da parte della mia amministrazione comunale, che hanno svelato il sistema economico parallelo ed illegale che la camorra è stata capace di imporre nella nostra terra”, lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino.

“Il clan D’Alessandro tra il 2017 ed il 2018 aveva spinto i propri tentacoli oltre i confini, nella penisola sorrentina e nei Lattari fino in Calabria – ha continuato il primo cittadino stabiese – I proventi dei traffici di droga avevano consentito ai criminali di investire in numerose attività ed immobili posti sotto sequestro”.

“La camorra, vera malattia e cancro dei nostri territori, ha avvelenato con il narcotraffico e con il consumo di stupefacente la nostra area ed aveva poi inquinato la nostra economia. Siamo al fianco delle forze dell’ordine e della magistratura affinché questi abomini non si ripetano mai più. Grazie ancora a militari e Dda: oggi Castellammare respira ancora di più e guarda al futuro”, ha concluso.

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Di desk

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