Per fatti del 2013, che stanno emergendo dall’inchiesta Cerbero, e che in queste ore vedrebbe sotto i riflettori e la lente d’ingrandimento della DDA di Napoli del sostituito procuratore, Giuseppe Cimmarotta, l’allora capogruppo del PD, Francesco Iovino, con il padre Gennaro, tirati in ballo durante una conversazione con un esponente del clan D’Alessandro captata dagli inquirenti a via Regina Margherita, e che hanno portato già a 35 indagati per il clan D’Alessandro. 

Ombre sull’amministrazione Cuomo e le mire del clan ad infiltrarsi nelle Politiche sociali e nel settore Ambiente.

Da Forza Italia, intanto, si muovono i generali – e stranamente non i soldati semplici come Cimmino, che continua a restare muto -, e da Martusciello e De Siano arrivano le interrogazioni alla ministra Lamorgese, che potrebbe inviare a Castellammare di Stabia nuovamente una commissione d’accesso e sciogliere – laddove venga accertata ancora una volta l’ingerenza criminale anche per i fatti del 2013 -, per almeno altri 18 mesi, quindi si passerebbe ad almeno 36 mesi senza politica, nel Comune già sciolto il 24 febbraio 2022 per ingerenze e fatti criminali del 2018. ‘E chest’è! 

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Di desk

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