Potrebbe essere un ennesimo momento di svolta per la politica cittadina, l’ennesimo in questo periodo in cui la città è messa a durissima prova dalle rivelazioni e dal grandissimo lavoro della DDA di Napoli del sostituto procuratore, Giuseppe Cimmarotta, che sta continuando a svelare il patto tra: consorterie camorristiche, imprenditoriali e politiche di almeno un ventennio. Ma se da una parte, la maggioranza della politica cittadina di destra e di sinistra ha già condannato pochi secondi dopo l’anticipazione del Quotidiano Metropolis, condanna e chiede a gran voce la verità su questi altri fatti che intrecciano camorra, politica, che poi videro il candidato Nicola Cuomo sindaco; l’ex sindaco di Castellammare di Stabia del 2018, Gaetano Cimmino, con queste ultimissime rivelazioni sembra caduto in un mutismo veramente irreale: ora che poteva dare fuoco a tutte le polverine ancora in suo possesso tace; il suo plotoncino di barboncini in cazettini gialli e blu indietreggia, e grazia l’esponente del PD – almeno fino a quando scriviamo questo articolo -, che nel 2013 andò fino a Scanzano per chiedere appoggio elettorale alla camorra e lo ebbe. ‘E chest’è!
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