Tutto o quasi tutto quello che è stato relazionato dalla ministra Lamorgese, per chiederne poi lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche sulla base di una ben più ampia relazione ispettiva di circa duecento pagine e durata sei mesi  a Palazzo Farnese, non racconta degli ultimi 20 anni  di malagestio e malapolitica ma riguarda l’amministrazione di centro destra del sindaco di Forza Italia, Gaetano Cimmino. Lo stesso sindaco – si legge nella relazione della ministra indirizzata al presidente Mattarella  – che fu testimone di nozze al matrimonio di uno dei componenti di una locale famiglia mafiosa, di cui alcuni appartenenti risultano affidatari di lavori  e servizi da parte del comune stesso. Ingerenze, che come già abbiamo raccontato tantissime volte attraverso il nostro blog, hanno compromesso la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione nonché il buon andamento ed il funzionamento dei servizi con grave pregiudizio dell’ordine e della sicurezza pubblica.

 

 

Tutto o quasi tutto relazionato da Lamorgese in poche pagine è rimasto coperto da un necessario segreto (ma senza omissis ndr.), che rivela ancora indagini in corso da parte della DDA di Napoli del sostituto procuratore, Giuseppe Cimmarotta, che in gran parte già svelò il “sistema” criminale dell’amministrazione del fare a Castellammare di Stabia.

(1.Continua)

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Di desk

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